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Durante il ventennio fascista il Club Alpino Italiano (CAI) fu alle dipendenze del Partito Nazionale Fascista (PNF) che, a seguito dell'emanazione delle “Leggi razziali”,  emanò una circolare che ordinava di identificare ed espellere i soci ebrei. Dopo 80 anni, il CAI ha avviato un percorso di autocritica, riflessione storica e rielaborazione etica, culminato il 25 gennaio 2023, in un incontro tra il CAI, l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e la Comunità Ebraica di Roma, presso il centro "Pitigliani" di Roma. Nel corso dell'incontro sono state consegnate, ai parenti dei soci espulsi, le tessere CAI alla Memoria. Livia Steve, socia CAI dal 1975, ha concesso, per gli scopi del sito, la pubblicazione del suo articolo: "il CAI di Roma e le leggi razziali" pubblicato sulla rivista "L'Appennino". Dalla sua ricerca emergono i nomi di eminenti scienziati e accademici espulsi o dimessi in applicazione dei provvedimenti razziali, tra cui Roberto Almagià - geografo e Accademico dei Lincei, Guido Castelnuovo - matematico e Accademico dei Lincei, Camillo Crema - Presidente della Società Geologica Italiana, Franco Modigliani - economista e futuro premio Nobel, Aldo Segre - geologo e capo spedizione CNR, Emilio Segré - fisico e futuro premio Nobel, Enrico e Gustavo Volterra - figli del matematico e Presidente CNR Vito Volterra, Bruno Zevi - architetto e urbanista.
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